- HARDCORE IN THE
BRAIN
- subject: Gino the Chicken,
Hardcore in the Brain
- date: Wed, 17 April 1996
03:23:06
- home: the Net
- from: gallinella
ideale
- to: Gino
porcellino
- notes: repellente sogno
pornografico di Gino il pollo evidentemente da troppo tempo a
digiuno. La pubblicità che in rete è stata data
al messaggio sembra aver scatenato il delirio di decine di
ammiratrici tutte pronte a giurare di essere l'unica e
autentica 'gallinella porcellina'. Come donna sono schifata di
dover star dietro alle fantasie malate di un pollo. Come agente
chiedo immediato trasferimento a altri uffici. Agente Sara
Dubber mat. 189/00/C3.
-
- (inizio
trascrizione ore 03:23:06 - trascrizione effettuata dall'ex
agente S.D.)
-
- Nel pollaio è notte alta e
certo dormi, ma ora e qui, sei sdraiata, bellisssima, accanto a
me. Non è la solita vecchia storia dei verdi pascoli
pieni di granturco e vita futura. Ci sei. Proprio dentro la
pagina magnetica ho creato un tuo perfetto modello 3D e ora
voglio che sei qui con io Gino e allora ci sei. Qui, ora,
morbida morbida sdraiata accanto a me. Tenera tenera,
aperta-erta, nera da perdersi.
- Ops... che succede? brumubum, una
frana di elettroni? beh, si sapeva che di stabile c'è
poco in 'sto cazzo di posto... Ma non preocuparti, sei al
sicuro. In questo momento sei nel mio mondo di luce
elettronica, che è uno dei tanti possibili
incasinatissimi mondi, il rumore non conta. Niente di
più semplice. Dritto dritto. Vola vola vola. Alto alto
alto. Liquido e di fuoco. Ehi, sono io, il tuo pollo perso e
benedetto... un saluto, un abbraccio, spero tu stia bene qua
con me. Adesso vieni, sono contento di vederti. Non so
più niente, mi divori e ricomponi. Anche se son fin
troppo perso, tu sei leggera come una pulcinella, una perfetta
pila atomica -turbinosa turbinosa- e io adoro strusciarmi su
sodi atomi di luce del sud pronti a essere scissi a colpetti di
becco. Ti voglio.
- (
)
- Qui, ora, morbidamente sdraiata
accanto a me... Sto indagando eccitato, sfioro le piume con
un'ala, sono docili a sufficienza. Tu prima hai pensato che le
pareti di questo pollaio inesistente che ho ricostruito per te,
sono troppo spoglie. Questo prima, ora non pensi a niente,
forse al mio sesso, che è pronto. La finestra degli
alberi è aperta, il tramonto andato veloce veloce, ma se
vuoi possiamo averne un altro e un altro ancora... Sera
elettrica umida. Io so solo sorridere di stupore. La
novità mi rende ebete. Sei una pollastrara ninja
coraggiosa a prendermelo tutto nel becco, fino in fondo,
potresti farti male... ho voglia di pisciare, ma non è
pisciare, è godere lungo lungo che non finisce mai.
Senti come pulsa? Guarda la vena, esplode. Tutta roba tua.
Tutto tuo. Tutto per te te te te te... Il calore del tuo becco,
il tuo riso trattenuto, i colpetti della lingua tutt'attorno al
sesso che mi sta esplodendo... Dio, ma vuoi sempre stupirmi?
Cosa vuoi? Cosa vuoi ce l'hai - che neanche nei tuoi sogni
più segreti riuscivi a inventarne il nome né
tantomeno il volto. Lo so cosa vuoi: farmi impazzire. Allungo
una zampa, trovo il tuo culo, passo veloce sul buchino che si
contrae aprendosi e chiudendosi liberamente... Mi ecciti
troppo. Odore di grano nel letto di luce abbagliante. Continuo
ad accarezzarti la cresta, a tirarti le piume, che sono
indistruttibili. L'ala sinistra abbandona la tua fichetta, ti
afferra dietro la nuca per immobilizzarti. E' una lotta breve,
ti piace troppo. Ti scopo nel becco, come fossi nella tua fica,
nel tuo culo tenerissimo. Resisti un po' a quel ritmo folle,
poi ti manca l'aria. Abbandono la presa, mi chino verso la tua
lingua umida, ci baciamo con tutte le nostre forze, la mia
lingua abbraccia la tua mentre i becchi cozzano tra
loro.
- Le cellule comunicano ai riceventi
invisibili che ci amiamo di un sentimento puro.
- Precipito verso la tua fica che
sta colando il tuo profumo, che conosco e che mi accompagna.
Corpi da circo incastrati - tu cerchi il mio sesso perso
nell'aria. Infilo un'ala dentro la tua ficaventosa mentre alzi
il culo e ruoti e spingi per venirmi incontro, come la gatta
assassina del contadino, come una piena. Desidero esplorarti,
richiesta che condividiamo entrambi. Ti allargo il culo. Voglio
esplorare, l'ho detto, lo sai. Tu mugoli di piacere. Io sento
qualcosa esplodermi in testa, godo molto, e il mio sesso
rimanda alla tua lingua questo piacere diventando di morbido
granito satinato. La tua lingua è adesso un mare
d'acquerugiola popolata di anemoni spazzate da un ventofremito
sotterraneo. La tua lingua/madreanemone invia un biglietto
stellato alla tua fica, che si contrae in un piccolo fluf
orgasmo. Finalmente qualcosa di veramente cibernetico! Ci
guardiamo, ci becchiamo di nuovo, a lungo, ridiamo. " Voglio
starti sopra" dico. "Benissimo, anche se non so come sia
possibile..." rispondi. Quando entro dentro di te ho voglia di
chiamarti amore, ma riesco solo a mugolare e rantolare mozzato
dal piacere. Ho anche voglia di piangere e almeno tre storie di
altri universi da raccontare. Tu ti stringi forte a me, ti
aggrappi a me con le tue cellule uncino, entri dentro di
me.
- "Amore", dico.
- Mi stringi forte.
- Continuo a chiavarti.
- "Amore", ripeto.
- E tu, come al solito, non sei
spaventata.
-
- (fine
trascrizione, puah!)
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