GINOFILES: DUARTE
CONFIDENTIAL PROTOCOL
subject: Gino the Chicken, Ginofiles Duarte
date: Tu, 10 June 1995, 12:00:00
refert: 386 - Chief Colby
home: Fort Alamo Archive, San Antonio, Texas
version: italian translation
notes: rapporto scritto del sergente Billy Olive Duarte. Attualmente sotto inchiesta per l'incendio del lab. di Fort Alamo, il sgt. Duarte è stato testimone indiretto dell'esperimento di Capo Colby. Oltre ad essere un CP, questo documento è ovviamente TOP-SECRET.
 
(segue rapporto sgt. Billy Olive Duarte di stanza a Fort Alamo, San Antonio, Texas)
 
Il 25 Marzo 1993, diventarono operativi nei laboratori segreti di Fort Alamo a San Antonio (Texas), i tre progetti votati dal Congresso. Scopo del primo, battezzato MORE 4, era trovare una nuova formula per la Pizza 4 Stagioni che tenesse conto degli irrevocabili mutamenti climatici del pianeta. Il secondo si proponeva di implementare l'esistente progetto Miracle con la costruzione, sulla base lunare Minnie, di un radar a rifrazione cosmica talmente potente da avvistare le navi della dissidenza aliena già dalle parti di Saturno, subito dopo il salto d'uscita dal buco nero.
Nel terzo progetto, il minore, veniva presa in considerazione l'idea che i polli fossero telepaticamente in grado di comunicare con gli umani. Di questa nuova avventura comune tra i polli e noi, i ragazzi tequilisti di Alamo dicevano: "E' come chiedere a Michael Jackson di farti cacare nel suo cesso." Classificarono il tutto come mission impossible e si concentrarono sulla pizza.
Nel settembre 1994, Gino il pollo chiantigiano arrivò a Fort Alamo. Destinato alla cucina, salvò il culo all'ultimo istante come Dostoievskji e fu spostato in laboratorio. Testa di Rapa, il primo Telepatic Chicken, era morto contaminato dalle scorie del progetto MORE 4 (l'autopsia sentenziò: indigestione da megaingurgitamento d'avanzi radioattivi), e il lab. cercava velocemente un rimpiazzo.
Gino era un vero telepate mariachi e dopo un po' fu preso a ben volere dai tequilisti ai quali canticchiava in testa Juanida sangre de mi vida con grande sentimento. Gran pollo, furbo, svelto, pronto a tutto per il grano e le gallinelle. Quando l'ho conosciuto, era un quattro chili nervi e muscoli con un becco instancabile. Diventammo amici e fu facile convincere i responsabili della Commissione di Controllo ad affidarmi il progetto. Passavo con quel pollo tutto il mio tempo, è stato lui a insegnarmi il kung-fu neuronale dei galletti maya e i primi rudimenti della trasmissione del pensiero. Il Natale del 1994, il mio primo da vegetariano, lo invitai a casa dei miei. C'era anche Pierina. Gino aveva avuto il permesso di portarla con sé. Pierina era splendida, dolcissima e incredibilmente sexy. Anche mio padre ne rimase incantato. Quella è stata l'ultima volta che Gino l'ha incontrata. In carne ed ossa, dico.
Il 18 gennaio 1995, Capo Colby prese possesso del pollaio laboratorio di Alamo e io venni trasferito alla sussistenza del Miracle. Per Gino cominciarono settimane di autentica tortura. Capo Colby gli urlava in preda alla follia cose del tipo "Prima o poi riuscirò a smaterializzarti stupido pollo maniaco!" e poi lo colpiva sulla cresta con il playchicken sequestrato. Faceva male. Quando Gino fu certo che Capo Colby stava per riuscire nel suo piano criminale, comunicò telepaticamente con me. Ero nella sala mensa e dovetti allontanarmi verso le scale per il rumore. Allora i miei emisferi cerebrali erano ancora atrofizzati, ma tra un ronzio e l'altro capii bene ciò che Gino mi disse: "Billy, amico, devi salvarmi. Il prossimo sarò io. Dieci minuti fa ha smaterializzato l'ultimo hamburger. Esperimento riuscito. Mi stai ascoltando? Quel pazzo ce l'ha fatta."
Io sapevo che Capo Colby era ancora fermo ai cetriolini e così pensai che quella storia dell'hamburger non reggeva. Rassicurai Gino e gli promisi che avrei vigilato. La sera andai all'Alamo Bay a vedere l'incontro di basket Spurs vs. Lakers. Quando Shaquille ha distrutto il secondo cristallo, Gino era già in viaggio.
 
(fine rapporto)